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39. Riassumere il testo per esteso.
Vogliamo conoscere le regioni d'Italia?
Lombardia
Liguria
Un po' di svago! Divertiamoci studiando!
Capitolo III
Perfezioniamo il nostro italiano
Leonardo Sciascia. L'esame
Vogliamo conoscere le regioni d'Italia?
Lombardia
40. Leggere e tradurre in russo il testo:
Lombardia (Capoluogo – Milano)
La Lombardia ha un'estensione di 23.834 km2 (la quarta regione italiana dopo Sicilia, Piemonte e Sardegna). La Regione confina: a nord con la Svizzera; a est con il Trentino-Alto Adige e il Veneto; a sud con l'Emilia– Romagna; a ovest con il Piemonte. Il territorio della Lombardia va dalle più alte e nevose vette delle Alpi Retiche fino alla parte più bassa della Pianura Padana, cioè fino al corso del fiume Po. La Regione si divide da nord a sud in tre zone principali: Alpi, Prealpi (con la zona subalpina) e pianura. La Lombardia è la regione più popolosa d'Italia e la seconda, dopo la Campania, per la densità (373 ab/km2). L'attuale assetto demografico è il risultato dei profondi flussi migratori avvenuti tra gli anni '50 e '70, provenienti dalle regioni meridionali, orientali e dalle aree montane. Le province sono nove: Milano, Varese, Como, Sondrio, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Pavia.
La Lombardia è la regione maggiormente sviluppata del paese, grazie soprattutto alla favorevole posizione geografica, al centro delle vie di comunicazione tra il bacino del Mediterraneo e l'Europa centrale. Dotata da secoli da una florida agricoltura, la regione è stata la prima, nel corso del secolo XIX, a intraprendere la via dell'industrializzazione e rimane ai vertici nel processo evolutivo verso un'economia postindustriale. Il grado di sviluppo non è tuttavia omogeneo: accanto ad aree economicamente floride, soprattutto intorno ai capoluoghi, esistono realtà assai più depresse, principalmente in alcune vallate alpine. L'agricoltura delle zone fertili è molto intensa e redditizia. Tra i prodotti agricoli primeggiano: il frumento, il granturco, il riso. Notevole è anche la produzione delle patate, della segale, della barbabietola da zucchero, dei cavoli, dei piselli. Buona, ma non ingente, è la frutticoltura (mele, pere, pesche).
La viticoltura è relativamente poco estesa, ma non mancano i vini pregiati (del Garda, della Valtellina, del Mantovano, ecc.). La produzione del foraggio è così intensa da rappresentare un quinto del totale nazionale. Perciò nessuna altra regione italiana ha tanti bovini come in Lombardia, che è nettamente alla testa della produzione nazionale di latte, burro e formaggio. Con i rifiuti dell'industria lattiero-casearia sono allevati numerosi suini, sui quali si basa l'industria dei salami.
L'industria è molto sviluppata praticamente in ogni settore: dalla siderurgia, alla petrolchimica, alla chimica di base, molto sviluppato il settore metalmeccanico, che produce automobili, motociclette, aeroplani, materiale ferroviario, autocarri, apparecchiature elettriche, macchine agricole, ecc. Degne di nota sono inoltre le industrie alimentari, farmaceutiche, tessili, della carta, della ceramica, della gomma, dei mobili, del cuoio, delle calzature e dell'abbigliamento. Uno dei vanti tradizionali di Cremona consiste nella liuteria, ossia nella fabbricazione di strumenti musicali a corde. In questa attività si distinsero in passato le famiglie Stradivari, Guarneri, Amati.
Un po' di storia. Nel VI secolo a. C. la Regione fu occupata dalle popolazioni celtiche dei Galli Insubri, Cenomani e Orobi. I Romani la conquistarono nella seconda metà del III secolo a. C., affermandovisi stabilmente sotto Augusto, quando la Lombardia – insieme con una parte del Piemonte – costituì la regione della Gallia Transpadana. Devastata dalle invasioni barbariche (Ostrogoti), fu governata nei secoli VII e Vili dai Longobardi, dai quali deriva il suo nome (Longobardia = Lombardia). Dopo la dominazione dei Franchi, nei secoli XI e XII, la Regione vide lo sviluppo dei liberi comuni (Milano, Como, Lodi, Mantova, Cremona). Seguì nel Trecento, la formazione delle signorie, massima quella dei Visconti (Milano), che unificò quasi tutto il territorio. Quindi, dopo aver perso Bergamo e Brescia, passate a Venezia, nonché il Canton Ticino, divenuto Svizzero, la Regione fu governata dalla Spagna (1535–1700). A questa succedette l'Austria, che nell'Ottocento la governò, assieme a Venezia, nell'ambito del Regno Lombardo-Veneto. I Lombardi lottarono strenuamente contro la dominazione austriaca (cinque giornate di Milano nel 1848, sollevazione di Brescia nel 1849) finché la Regione fu liberata con la seconda guerra d'indipendenza (1859). Rimase ancora per qualche anno all'Austria il Mantovano, liberato nel 1866.
Comunicazioni e turismo. La rete ferroviaria s'impernia su Milano, che è il principale nodo ferroviario italiano. Milano è anche un grande nodo autostradale. Milano possiede due aeroporti (Linate e Malpensa), che ne fanno il secondo centro aeroportuale italiano, dopo Roma. La navigazione interna è praticata sui grandi laghi (anche con linee per passeggeri), sui Navigli e sul Po.
Il turismo è intenso non solo nelle città principali, ma anche in rinomate stazioni lacunali (Como e Bellagio; Salò e Gardone, il Lago d'Iseo, о Scoiano, nelle Prealpi Lombarde, che possiede la maggiore isola lacustre italiana: il Monte Isola, di 4,3 km2), termali (Sirmione, Salice), idrominerali (S. Pellegrino, Boàrio) e montane (Ponte di Legno, Edolo, Bormio, ecc.).
Ma è da tenere presente che durante l'inverno la pianura è coperta spesso dalla nebbia. Sotto questo aspetto, il primato spetta ad una provincia lombarda, cioè quella di Mantova, con 71 casi all'anno. Nella provincia di Pavia i casi sono 65 e in quella di Milano 38. Milano, dunque, non è particolarmente colpita da questo fenomeno meteorologico.
Letteralmente tutto il mondo viene a Milano per visitare la grande Fiera Campionaria Internazionale. È un'occasione, che non si lascia sfuggire, perché la Fiera di Milano («una città nella città», come si suol dire, ma ancor più animata della città, che la ospita) è una specie di paese delle meraviglie, dove si vede ciò che di più moderno e di più ingegnoso è prodotto, anno per anno, in Italia e all'estero. Non per niente quella di Milano è non solo la più grande fiera italiana, ma una delle più importanti del mondo.
Milano, fiorita come colonia romana (Mediolanum), oltre che per gli uomini illustri (fra cui Alessandro Manzoni), ai quali ha dato i natali, va ricordata per numerosi monumenti artistici. Fra questi primeggiano il Duomo gotico, iniziato nel Trecento, il Castello Sforzesco e numerose chiese romaniche, una delle quali è S. Marie delle Grazie con i famosi affreschi del Cenacolo di Leonardo da Vinci, oppure quella dedicata a S. Ambrogio, protettore della città di Milano. Milano è un riconosciuto centro culturale italiano, come dimostrano l'università statale,il politecnico, l'accademia delle belle arti, l'istituto lombardo di scienze e lettere, il teatro alla Scala, le sfilate di moda.
41. Rispondere alle seguenti domande:
1. In che parte d'Italia è situata la Lombardia? 2. Com'è grande la Regione? 3. Con quali paesi stranieri e regioni italiane confina la Lombardia? 4. A che cosa è dovuto il suo nome? 5. Da quali popolazioni fu abitata prima della conquista romana? 6. Quando fu conquistata dai Romani? 7 Quali sono le tappe principali della storia lombarda? 8. In quante province è suddivisa la Regione? 9. Quali sono le città principali lombarde? 10. Qual'è la zona più fertile della Lombardia? 11. Quali sono i prodotti principali dell'agricoltura lombarda? 12. Qualè il settore più sviluppato dell'agricoltura regionale? 13. La Lombardia è una regione industrializzata? 14. Quali rami dell'industria locale sono particolarmente sviluppati e perché? 15. È omogeneo lo sviluppo industriale e agricolo della regione? 16. Che cosa vanta la città di Cremona? 17. Che cos'è la Fiera di Milano? 18. Quanti aeroporti ha Milano? 19. Quali sono i monumenti storici da visitare a Milano? 20. Qual'è la zona più ricca di nebbia? 21. Milano viene colpita spesso dalla nebbia? 22. Come si chiama la maggiore isola lacustre italiana? 23. Dove si trova il teatro alla Scala? 24. Dove nacque Alessandro Manzoni? 25. In che città lavorò e morì il grande compositore italiano Giuseppe Verdi?
42. Riassumere il testo per esteso.
Lombardia (Capoluogo – Milano)
La Lombardia ha un'estensione di 23.834 km2 (la quarta regione italiana dopo Sicilia, Piemonte e Sardegna). La Regione confina: a nord con la Svizzera; a est con il Trentino-Alto Adige e il Veneto; a sud con l'Emilia– Romagna; a ovest con il Piemonte. Il territorio della Lombardia va dalle più alte e nevose vette delle Alpi Retiche fino alla parte più bassa della Pianura Padana, cioè fino al corso del fiume Po. La Regione si divide da nord a sud in tre zone principali: Alpi, Prealpi (con la zona subalpina) e pianura. La Lombardia è la regione più popolosa d'Italia e la seconda, dopo la Campania, per la densità (373 ab/km2). L'attuale assetto demografico è il risultato dei profondi flussi migratori avvenuti tra gli anni '50 e '70, provenienti dalle regioni meridionali, orientali e dalle aree montane. Le province sono nove: Milano, Varese, Como, Sondrio, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Pavia.
La Lombardia è la regione maggiormente sviluppata del paese, grazie soprattutto alla favorevole posizione geografica, al centro delle vie di comunicazione tra il bacino del Mediterraneo e l'Europa centrale. Dotata da secoli da una florida agricoltura, la regione è stata la prima, nel corso del secolo XIX, a intraprendere la via dell'industrializzazione e rimane ai vertici nel processo evolutivo verso un'economia postindustriale. Il grado di sviluppo non è tuttavia omogeneo: accanto ad aree economicamente floride, soprattutto intorno ai capoluoghi, esistono realtà assai più depresse, principalmente in alcune vallate alpine. L'agricoltura delle zone fertili è molto intensa e redditizia. Tra i prodotti agricoli primeggiano: il frumento, il granturco, il riso. Notevole è anche la produzione delle patate, della segale, della barbabietola da zucchero, dei cavoli, dei piselli. Buona, ma non ingente, è la frutticoltura (mele, pere, pesche).
La viticoltura è relativamente poco estesa, ma non mancano i vini pregiati (del Garda, della Valtellina, del Mantovano, ecc.). La produzione del foraggio è così intensa da rappresentare un quinto del totale nazionale. Perciò nessuna altra regione italiana ha tanti bovini come in Lombardia, che è nettamente alla testa della produzione nazionale di latte, burro e formaggio. Con i rifiuti dell'industria lattiero-casearia sono allevati numerosi suini, sui quali si basa l'industria dei salami.
L'industria è molto sviluppata praticamente in ogni settore: dalla siderurgia, alla petrolchimica, alla chimica di base, molto sviluppato il settore metalmeccanico, che produce automobili, motociclette, aeroplani, materiale ferroviario, autocarri, apparecchiature elettriche, macchine agricole, ecc. Degne di nota sono inoltre le industrie alimentari, farmaceutiche, tessili, della carta, della ceramica, della gomma, dei mobili, del cuoio, delle calzature e dell'abbigliamento. Uno dei vanti tradizionali di Cremona consiste nella liuteria, ossia nella fabbricazione di strumenti musicali a corde. In questa attività si distinsero in passato le famiglie Stradivari, Guarneri, Amati.
Un po' di storia. Nel VI secolo a. C. la Regione fu occupata dalle popolazioni celtiche dei Galli Insubri, Cenomani e Orobi. I Romani la conquistarono nella seconda metà del III secolo a. C., affermandovisi stabilmente sotto Augusto, quando la Lombardia – insieme con una parte del Piemonte – costituì la regione della Gallia Transpadana. Devastata dalle invasioni barbariche (Ostrogoti), fu governata nei secoli VII e Vili dai Longobardi, dai quali deriva il suo nome (Longobardia = Lombardia). Dopo la dominazione dei Franchi, nei secoli XI e XII, la Regione vide lo sviluppo dei liberi comuni (Milano, Como, Lodi, Mantova, Cremona). Seguì nel Trecento, la formazione delle signorie, massima quella dei Visconti (Milano), che unificò quasi tutto il territorio. Quindi, dopo aver perso Bergamo e Brescia, passate a Venezia, nonché il Canton Ticino, divenuto Svizzero, la Regione fu governata dalla Spagna (1535–1700). A questa succedette l'Austria, che nell'Ottocento la governò, assieme a Venezia, nell'ambito del Regno Lombardo-Veneto. I Lombardi lottarono strenuamente contro la dominazione austriaca (cinque giornate di Milano nel 1848, sollevazione di Brescia nel 1849) finché la Regione fu liberata con la seconda guerra d'indipendenza (1859). Rimase ancora per qualche anno all'Austria il Mantovano, liberato nel 1866.
Comunicazioni e turismo. La rete ferroviaria s'impernia su Milano, che è il principale nodo ferroviario italiano. Milano è anche un grande nodo autostradale. Milano possiede due aeroporti (Linate e Malpensa), che ne fanno il secondo centro aeroportuale italiano, dopo Roma. La navigazione interna è praticata sui grandi laghi (anche con linee per passeggeri), sui Navigli e sul Po.
Il turismo è intenso non solo nelle città principali, ma anche in rinomate stazioni lacunali (Como e Bellagio; Salò e Gardone, il Lago d'Iseo, о Scoiano, nelle Prealpi Lombarde, che possiede la maggiore isola lacustre italiana: il Monte Isola, di 4,3 km2), termali (Sirmione, Salice), idrominerali (S. Pellegrino, Boàrio) e montane (Ponte di Legno, Edolo, Bormio, ecc.).
Ma è da tenere presente che durante l'inverno la pianura è coperta spesso dalla nebbia. Sotto questo aspetto, il primato spetta ad una provincia lombarda, cioè quella di Mantova, con 71 casi all'anno. Nella provincia di Pavia i casi sono 65 e in quella di Milano 38. Milano, dunque, non è particolarmente colpita da questo fenomeno meteorologico.
Letteralmente tutto il mondo viene a Milano per visitare la grande Fiera Campionaria Internazionale. È un'occasione, che non si lascia sfuggire, perché la Fiera di Milano («una città nella città», come si suol dire, ma ancor più animata della città, che la ospita) è una specie di paese delle meraviglie, dove si vede ciò che di più moderno e di più ingegnoso è prodotto, anno per anno, in Italia e all'estero. Non per niente quella di Milano è non solo la più grande fiera italiana, ma una delle più importanti del mondo.
Milano, fiorita come colonia romana (Mediolanum), oltre che per gli uomini illustri (fra cui Alessandro Manzoni), ai quali ha dato i natali, va ricordata per numerosi monumenti artistici. Fra questi primeggiano il Duomo gotico, iniziato nel Trecento, il Castello Sforzesco e numerose chiese romaniche, una delle quali è S. Marie delle Grazie con i famosi affreschi del Cenacolo di Leonardo da Vinci, oppure quella dedicata a S. Ambrogio, protettore della città di Milano. Milano è un riconosciuto centro culturale italiano, come dimostrano l'università statale,il politecnico, l'accademia delle belle arti, l'istituto lombardo di scienze e lettere, il teatro alla Scala, le sfilate di moda.
41. Rispondere alle seguenti domande:
1. In che parte d'Italia è situata la Lombardia? 2. Com'è grande la Regione? 3. Con quali paesi stranieri e regioni italiane confina la Lombardia? 4. A che cosa è dovuto il suo nome? 5. Da quali popolazioni fu abitata prima della conquista romana? 6. Quando fu conquistata dai Romani? 7 Quali sono le tappe principali della storia lombarda? 8. In quante province è suddivisa la Regione? 9. Quali sono le città principali lombarde? 10. Qual'è la zona più fertile della Lombardia? 11. Quali sono i prodotti principali dell'agricoltura lombarda? 12. Qualè il settore più sviluppato dell'agricoltura regionale? 13. La Lombardia è una regione industrializzata? 14. Quali rami dell'industria locale sono particolarmente sviluppati e perché? 15. È omogeneo lo sviluppo industriale e agricolo della regione? 16. Che cosa vanta la città di Cremona? 17. Che cos'è la Fiera di Milano? 18. Quanti aeroporti ha Milano? 19. Quali sono i monumenti storici da visitare a Milano? 20. Qual'è la zona più ricca di nebbia? 21. Milano viene colpita spesso dalla nebbia? 22. Come si chiama la maggiore isola lacustre italiana? 23. Dove si trova il teatro alla Scala? 24. Dove nacque Alessandro Manzoni? 25. In che città lavorò e morì il grande compositore italiano Giuseppe Verdi?
42. Riassumere il testo per esteso.
Liguria
43. Leggere e tradurre in russo il testo:
Liguria (Capoluogo – Genova)
La Liguria è la più marittima fra le regioni italiane. Essa infatti s'inarca per oltre 250 chilometri intorno al golfo di Genova, ma penetra nell'interno al massimo per una trentina di chilometri. Anzi la cresta delle montagne, che la separano dalla pianura del Po, dista in alcuni tratti appena una decina di chilometri dal mare, di modo che la Regione è paragonabile ad un balcone soleggiato e fiorito, con il quale l'Italia settentrionale s'affaccia al Mediterraneo.
La Regione confina: a nord con il Piemonte e l'Emilia-Romagna; a est con la Toscana; a ovest con la Francia. Il territorio è quasi tutto montuoso e collinare. Le coste sono per lo più alte e frastagliate. Tra i golfi spicca quello di Genova, vasto, ma molto aperto. Più piccoli sono il Golfo della Spezia e il Golfo di
Rapallo (o Tigùllio). I fiumi hanno corsi brevi e ripidi, a carattere torrentizio.
Le provìnce sono quattro: Genova, La Spezia, Savona e Imperia.
Genova riunisce quasi la metà degli abitanti della Regione.
Il territorio ligure ha un rilievo molto mosso. La scarsità dello spazio disponibile si riflette in alcuni aspetti del paesaggio. Tali, ad esempio, le fasce, ossia i campicelli sorretti da muriccioli di pietra, mediante i quali il contadino riesce a coltivare i pendii più ripidi. Non meno tipico è il volto tradizionale dei centri abitati, con i vicoli stretti (i «carrugi») e le casetorri, antesignane dei moderni grattacieli.
Scarsità di spazio, tuttavia, non significa angustia di orizzonti. Infatti il mare e la montagna, questi due eterni motivi di bellezza, si alleano nel donare alla Liguria panorami vasti e luminosi.
Un altra causa di attrazione della Liguria soprattutto costiera consiste nella mitezza climatica, dovuta all'influenza del mare ed alla protezione offerta dalle montagne, contro la fredda aria del nord. Gli inverni vi sono meno freddi e le estati meno afose rispetto alla pianura padana, pur tanto vicina. I giorni di gelo, che a Milano e a Bologna superano durante l'anno la sessantina, a Genova sono in media tre e in altri luoghi della Riviera appena uno. La nebbia è quasi ignota.
Per questi motivi i numerosissimi alberghi della Riviera sono invasi non solo d'estate dai bagnanti, ma anche d'inverno da una folla di ospiti desiderosi di godere il tepore del sole.Tuttavia la Liguria non è soltanto una terra di vacanza (anche se per molti suoi abitanti le vacanze degli altri costituiscono la base di un'intensa economia turistica), ma anzitutto una terra di grande attività agricola, industriale e commerciale.
Un po' di storia. La Liguria ricorda con il suo nome gli antichi Liguri, cioè la popolazione gallica, che un tempo occupava anche il Piemonte e parte della Lombardia. La Regione conobbe un primo periodo di prosperità sotto il dominio romano, iniziato con le guerre puniche. Nel medioevo essa fu divisa tra vari feudi, mentre i Saraceni la minacciavano con scorrerie dal mare. Ben presto, però, vi fiorirono i liberi comuni, unificati non senza lotta da Genova. La Repubblica Genovese si estese anche sul versante settentrionale dell'Appennino, conquistò la Corsica e fondò colonie nel Mediterraneo orientale. Caduta la Repubblica nel 1796 ad opera dei Francesi, la Liguria fu unita nel 1815 al Regno di Sardegna, di cui in seguito condivise le sorti.
Economia. L'agricoltura, pur fornendo alcuni prodotti pregiati, è poco diffusa a causa del difficile ambiente montano. Prodotti agricoli principali sono le patate, gli ortaggi (cavoli, carciofi, cardi, pomodori), la frutta (pesche, albicocche), l'olio d'oliva, il vino (Cinque terre presso La Spezia). Meno importanti sono i cereali e gli agrumi.
Una grande importanza riveste la floricoltura, praticata sui pendii della Riviera di Ponente (Sanremo). Poco ricchi sono invece i pascoli, di modo che l'allevamento bovino e ovino ha scarso sviluppo.
La pesca marittima gode di un'antica tradizione e dà ottimi prodotti, ma la quantità pescata non è ingente. Sono allevati le ostriche e i mitili (Golfo della Spezia).
Genova è un grande centro industriale con grandi complessi che lavorano le materie prime scaricate nel suo porto e costruiscono macchine e navi. Nel complesso la Liguria impiega metà dei suoi operai nell'industria metallurgica (acciaierie) e meccanica (navi, motori). Ben rappresentati sono anche gli altri rami dell'industria: zuccherifici, oleifici, fabbriche di colori e di saponi, cotonifici, cartiere, raffinerie di petrolio.
Intensa è l'attività commerciale, favorita dalla posizione geografica della Regione, che rappresenta lo sbocco al mare della Lombardia e del Piemonte con cui forma il cosiddetto triangolo industriale d'Italia.
Le località turistiche, frequentate sia d'estate sia d'inverno sono numerosissime. Il clima mite e località romantiche, paesaggi straordinari (Portofino, Rapallo, Sanremo, Lerici, Portovenere, ecc.) attirano turisti da ogni parte del mondo. Vale la pena di conoscere il porto della Luna, ammoniva già in epoca lontana il verso di Ennio (poeta latino): e realmente quest'ultima propaggine meridionale della Liguria offre al visitatore uno dei più bei paesaggi del mondo, quasi sospeso tra cielo e il mare in una festa di colori e di luci. Non per nulla il golfo di La Spezia attrasse ed ispirò con le sue bellezze naturali artisti e pittori, ma soprattutto poeti (Dante, Petrarca, l'Alfieri, Shelley e Byron) e musicisti (Wagner e molti molti altri).
Uno spettacolo così violento da diventare allucinante, così dolce da diventare struggente, è la fioritura e la morte delle rose, a maggio, sulla collina di Sanremo. Sul mercato di Sanremo passano, in un anno, un miliardo di fiori recisi. E in tutta la regione una cinquantina di miliardi all'anno.
Tornando a Genova va ricordato che a Quarto dei Mille, sobborgo di Genova, c'è lo Scoglio dei Mille, dove Garibaldi s'imbarcò nel 1860 per la sua storica impresa. Genova è patria di un altro grande italiano, Cristoforo Colombo, la cui piccola e graziosa casa in mezzo ai grandi palazzi del centro genovese attira i romantici di tutto il mondo.
44. Rispondere alle seguenti domande:
1. Che cosa caratterizza la situazione geografica della Liguria? 2. È una posizione vantaggiosa per l'agricoltura? 3. Com'è il clima in Liguria? 4. Che differenza c'è tra il clima ligure e quello lombardo? 5. Che cosa protegge la Liguria dal freddo? 6. È grande il territorio della Regione? 7. È facile la vita dei contadini liguri? Perché? 8. È ben sviluppata l'agricoltura della Liguria? 9. Che cosa producono i contadini liguri? 10. Perché è così importante per l'Italia il porto di Genova? 11. Quali attività fanno di Genova un grande centro industriale? 12. La pesca marittima ligure gode di un'antica tradizione? È sufficiente? 13. Che cosa favorisce lo sviluppo dell'attività commerciale ligure? 14. Quali sono le rinomate stazioni turistiche della Riviera ligure? 15. Sanremo è famosa solo per il Festival della canzone? 16. Quali poeti italiani e stranieri furono attratti dalle bellezze del paesaggio ligure? 17. Dove nacque Cristoforo Colombo? 18. Che cos'è lo Scoglio dei Mille? 19. Quali regioni italiane formano il cosiddetto triangolo industriale?
45. Riassumere il testo per esteso.
Liguria (Capoluogo – Genova)
La Liguria è la più marittima fra le regioni italiane. Essa infatti s'inarca per oltre 250 chilometri intorno al golfo di Genova, ma penetra nell'interno al massimo per una trentina di chilometri. Anzi la cresta delle montagne, che la separano dalla pianura del Po, dista in alcuni tratti appena una decina di chilometri dal mare, di modo che la Regione è paragonabile ad un balcone soleggiato e fiorito, con il quale l'Italia settentrionale s'affaccia al Mediterraneo.
La Regione confina: a nord con il Piemonte e l'Emilia-Romagna; a est con la Toscana; a ovest con la Francia. Il territorio è quasi tutto montuoso e collinare. Le coste sono per lo più alte e frastagliate. Tra i golfi spicca quello di Genova, vasto, ma molto aperto. Più piccoli sono il Golfo della Spezia e il Golfo di
Rapallo (o Tigùllio). I fiumi hanno corsi brevi e ripidi, a carattere torrentizio.
Le provìnce sono quattro: Genova, La Spezia, Savona e Imperia.
Genova riunisce quasi la metà degli abitanti della Regione.
Il territorio ligure ha un rilievo molto mosso. La scarsità dello spazio disponibile si riflette in alcuni aspetti del paesaggio. Tali, ad esempio, le fasce, ossia i campicelli sorretti da muriccioli di pietra, mediante i quali il contadino riesce a coltivare i pendii più ripidi. Non meno tipico è il volto tradizionale dei centri abitati, con i vicoli stretti (i «carrugi») e le casetorri, antesignane dei moderni grattacieli.
Scarsità di spazio, tuttavia, non significa angustia di orizzonti. Infatti il mare e la montagna, questi due eterni motivi di bellezza, si alleano nel donare alla Liguria panorami vasti e luminosi.
Un altra causa di attrazione della Liguria soprattutto costiera consiste nella mitezza climatica, dovuta all'influenza del mare ed alla protezione offerta dalle montagne, contro la fredda aria del nord. Gli inverni vi sono meno freddi e le estati meno afose rispetto alla pianura padana, pur tanto vicina. I giorni di gelo, che a Milano e a Bologna superano durante l'anno la sessantina, a Genova sono in media tre e in altri luoghi della Riviera appena uno. La nebbia è quasi ignota.
Per questi motivi i numerosissimi alberghi della Riviera sono invasi non solo d'estate dai bagnanti, ma anche d'inverno da una folla di ospiti desiderosi di godere il tepore del sole.Tuttavia la Liguria non è soltanto una terra di vacanza (anche se per molti suoi abitanti le vacanze degli altri costituiscono la base di un'intensa economia turistica), ma anzitutto una terra di grande attività agricola, industriale e commerciale.
Un po' di storia. La Liguria ricorda con il suo nome gli antichi Liguri, cioè la popolazione gallica, che un tempo occupava anche il Piemonte e parte della Lombardia. La Regione conobbe un primo periodo di prosperità sotto il dominio romano, iniziato con le guerre puniche. Nel medioevo essa fu divisa tra vari feudi, mentre i Saraceni la minacciavano con scorrerie dal mare. Ben presto, però, vi fiorirono i liberi comuni, unificati non senza lotta da Genova. La Repubblica Genovese si estese anche sul versante settentrionale dell'Appennino, conquistò la Corsica e fondò colonie nel Mediterraneo orientale. Caduta la Repubblica nel 1796 ad opera dei Francesi, la Liguria fu unita nel 1815 al Regno di Sardegna, di cui in seguito condivise le sorti.
Economia. L'agricoltura, pur fornendo alcuni prodotti pregiati, è poco diffusa a causa del difficile ambiente montano. Prodotti agricoli principali sono le patate, gli ortaggi (cavoli, carciofi, cardi, pomodori), la frutta (pesche, albicocche), l'olio d'oliva, il vino (Cinque terre presso La Spezia). Meno importanti sono i cereali e gli agrumi.
Una grande importanza riveste la floricoltura, praticata sui pendii della Riviera di Ponente (Sanremo). Poco ricchi sono invece i pascoli, di modo che l'allevamento bovino e ovino ha scarso sviluppo.
La pesca marittima gode di un'antica tradizione e dà ottimi prodotti, ma la quantità pescata non è ingente. Sono allevati le ostriche e i mitili (Golfo della Spezia).
Genova è un grande centro industriale con grandi complessi che lavorano le materie prime scaricate nel suo porto e costruiscono macchine e navi. Nel complesso la Liguria impiega metà dei suoi operai nell'industria metallurgica (acciaierie) e meccanica (navi, motori). Ben rappresentati sono anche gli altri rami dell'industria: zuccherifici, oleifici, fabbriche di colori e di saponi, cotonifici, cartiere, raffinerie di petrolio.
Intensa è l'attività commerciale, favorita dalla posizione geografica della Regione, che rappresenta lo sbocco al mare della Lombardia e del Piemonte con cui forma il cosiddetto triangolo industriale d'Italia.
Le località turistiche, frequentate sia d'estate sia d'inverno sono numerosissime. Il clima mite e località romantiche, paesaggi straordinari (Portofino, Rapallo, Sanremo, Lerici, Portovenere, ecc.) attirano turisti da ogni parte del mondo. Vale la pena di conoscere il porto della Luna, ammoniva già in epoca lontana il verso di Ennio (poeta latino): e realmente quest'ultima propaggine meridionale della Liguria offre al visitatore uno dei più bei paesaggi del mondo, quasi sospeso tra cielo e il mare in una festa di colori e di luci. Non per nulla il golfo di La Spezia attrasse ed ispirò con le sue bellezze naturali artisti e pittori, ma soprattutto poeti (Dante, Petrarca, l'Alfieri, Shelley e Byron) e musicisti (Wagner e molti molti altri).
Uno spettacolo così violento da diventare allucinante, così dolce da diventare struggente, è la fioritura e la morte delle rose, a maggio, sulla collina di Sanremo. Sul mercato di Sanremo passano, in un anno, un miliardo di fiori recisi. E in tutta la regione una cinquantina di miliardi all'anno.
Tornando a Genova va ricordato che a Quarto dei Mille, sobborgo di Genova, c'è lo Scoglio dei Mille, dove Garibaldi s'imbarcò nel 1860 per la sua storica impresa. Genova è patria di un altro grande italiano, Cristoforo Colombo, la cui piccola e graziosa casa in mezzo ai grandi palazzi del centro genovese attira i romantici di tutto il mondo.
44. Rispondere alle seguenti domande:
1. Che cosa caratterizza la situazione geografica della Liguria? 2. È una posizione vantaggiosa per l'agricoltura? 3. Com'è il clima in Liguria? 4. Che differenza c'è tra il clima ligure e quello lombardo? 5. Che cosa protegge la Liguria dal freddo? 6. È grande il territorio della Regione? 7. È facile la vita dei contadini liguri? Perché? 8. È ben sviluppata l'agricoltura della Liguria? 9. Che cosa producono i contadini liguri? 10. Perché è così importante per l'Italia il porto di Genova? 11. Quali attività fanno di Genova un grande centro industriale? 12. La pesca marittima ligure gode di un'antica tradizione? È sufficiente? 13. Che cosa favorisce lo sviluppo dell'attività commerciale ligure? 14. Quali sono le rinomate stazioni turistiche della Riviera ligure? 15. Sanremo è famosa solo per il Festival della canzone? 16. Quali poeti italiani e stranieri furono attratti dalle bellezze del paesaggio ligure? 17. Dove nacque Cristoforo Colombo? 18. Che cos'è lo Scoglio dei Mille? 19. Quali regioni italiane formano il cosiddetto triangolo industriale?
45. Riassumere il testo per esteso.
Un po' di svago! Divertiamoci studiando!
Un po' dì cucina italiana. Prendilo per la gola!
46. Tradurre la ricetta e preparare questo primo piatto:
Riso e fagioli alla Rossini
Rosolare la cipolla ed il prosciutto con l'olio di oliva per 5 minuti. Spruzzare del vino bianco ed aggiungere il pomodoro, sale e dell'acqua. Mettere a cuocere per circa 3 ore. Passare metà fagioli lasciando l'altra metà interi, aggiungere sei mestoli di brodo creando una minestra semidensa dove cuocere per circa 20 minuti il riso. Servire con parmigiano e un goccio di olio d'oliva sopra.
Conosci il tuo oroscopo?
Toro (21 aprile – 21 maggio)
47. Leggere e tradurre in russo, rispondere in italiano alle domande in base ai
testi riportati:
a) Hai scelto bene la tua professione?
Quando arriva il momento della scelta della professione il giovane del Toro non manca generalmente di mostrare il suo carattere riflessivo e la sua lenta e giudiziosa capacità di decisione. Se è un Toro freddo si sentirà portato per qualcosa che implichi una certa regolarità di gesti e di azioni, anche se sono monotoni, ed è capace di un eccellente rendimento perché il suo potere di continuità è grande.
Troviamo fra questi gli agricoltori in tutte le specializzazioni, i sarti, i parrucchieri, gli artigiani.
Fra le donne si riscontrano le migliori qualità di padrona di casa.
Gli altri Toro, più caldi, escono da questo genere e si volgono verso attività complesse che comportano una lunga serie di esperienze. Tra questi troviamo ingegneri, architetti, finanzieri, industriali, economisti, politici e fra gli artisti naturalmente molti musicisti e cantanti.
b) Hai trovato l'anima gemella?
Cari amici del Toro, generalmente voi non siete fra quelli che si buttano fra le braccia del primo (della prima) venuto, ma quasi sempre sapete quello che fate. Alcuni di voi hanno delle inclinazioni artistiche in un campo о nell'altro: questi dovrebbero cercare l'anima gemella fra i nati nel Cancro, nei Pesci о nella Bilancia, che sapranno comprenderli e completarli.
Altri di voi aspirano ad avere una bella casa da arredare e da vivere insieme all'anima gemella: questi troveranno sicuramente il partner ideale fra le Vergini, о il Capricorno, о fra quelli del loro stesso segno.
I Se è un Cancro che volete sedurre, fate in modo che vi confidi le sue speranze in una situazione romantica, magari a lume di candela о in riva al mare.Pesci invece amano avere mille premure per il proprio compagno о per la propria compagna e così saranno felici di aiutarvi se sarete malati о se avrete problemi.
La Bilancia invece idealizza, vuole essere amata, con lei bisogna essere gentili, discreti, tutti sfumature, fiori, poesie. È molto indecisa ed influenzabile, anche se il suo amore è sincero e profondo.
II tipo Vergine, invece, è schivo ed abitudinario e si innamora quasi senza rendersene conto, cercando sempre le affinità spirituali.
Infine se è un Capricorno quello che avete scelto allora il volerlo conquistare sarà una vera e propria impresa, perché i nati sotto questo segno si controllano molto e prima di dichiararsi о di lasciarsi andare sarà necessaria tutta la vostra costanza.
Il mese dì maggio – detto così in onore della dea Maia (mitol.) 48. Leggere e tradurre in russo:
Maia
Figlia di Atlante e dell'oceanina Pleione, la maggiore delle Pleiadi[14]. Amata da Zeus[15], generò Ermes[16]. Lo stesso nome aveva anche un'antica divinità italica (indicata anche come Maiestas), alla quale era consacrato il mese di maggio.
49. Da prendere nota delle festività italiane (ufficiali, religiose e popolari):
1. Calendario 2008 Maggiogiovedì — Festa del Lavoro
2. venerdì – s. Atanasio
3. sabato – ss. Filippo e Giacomo
4. domenica – Ascensione del Signore
5. lunedì – s. Pellegrino
6. martedì – s. Giuditta
7. mercoledì – s. Flavia
8. giovedì – s. Vittore
9. venerdì – s. Gregorio V.
10. sabato – s. Antonino (Festa della mamma)
11. domenica – Pentecoste
12. lunedì – s. Rossana
13. martedì – s. Emma
14. mercoledì – s. Mattia apostolo
15. giovedì – s. Torquato
16. venerdì – s. Ubaldo
17. sabato – s. Pasquale
18. domenica – ss. Trinità
19. lunedì – s. Pietro di M.
20. martedì – s. Bernardino da S.
21. mercoledì – s. Vittorio
22. giovedì – s. Rita da Cascia
23. venerdì – s. Desiderio
24. sabato – B.V. (BenedettaVergine) Maria Ausiliatrice
25. domenica – Corpus Domini
26. lunedì – s. Filippo Neri
27. martedì – s. Agostino
28. mercoledì – s. Emilio
29. giovedì – s. Massimino
30. venerdì – s. Ferdinando
31. sabato – Visitazione S. Vergine
50. Spiegare in italiano la seguente situazione:
– Quando mi chiede se c'è, si riferisce al suo spirito о al suo corpo?
46. Tradurre la ricetta e preparare questo primo piatto:
Riso e fagioli alla Rossini
Rosolare la cipolla ed il prosciutto con l'olio di oliva per 5 minuti. Spruzzare del vino bianco ed aggiungere il pomodoro, sale e dell'acqua. Mettere a cuocere per circa 3 ore. Passare metà fagioli lasciando l'altra metà interi, aggiungere sei mestoli di brodo creando una minestra semidensa dove cuocere per circa 20 minuti il riso. Servire con parmigiano e un goccio di olio d'oliva sopra.
Conosci il tuo oroscopo?
Toro (21 aprile – 21 maggio)
47. Leggere e tradurre in russo, rispondere in italiano alle domande in base ai
testi riportati:
a) Hai scelto bene la tua professione?
Quando arriva il momento della scelta della professione il giovane del Toro non manca generalmente di mostrare il suo carattere riflessivo e la sua lenta e giudiziosa capacità di decisione. Se è un Toro freddo si sentirà portato per qualcosa che implichi una certa regolarità di gesti e di azioni, anche se sono monotoni, ed è capace di un eccellente rendimento perché il suo potere di continuità è grande.
Troviamo fra questi gli agricoltori in tutte le specializzazioni, i sarti, i parrucchieri, gli artigiani.
Fra le donne si riscontrano le migliori qualità di padrona di casa.
Gli altri Toro, più caldi, escono da questo genere e si volgono verso attività complesse che comportano una lunga serie di esperienze. Tra questi troviamo ingegneri, architetti, finanzieri, industriali, economisti, politici e fra gli artisti naturalmente molti musicisti e cantanti.
b) Hai trovato l'anima gemella?
Cari amici del Toro, generalmente voi non siete fra quelli che si buttano fra le braccia del primo (della prima) venuto, ma quasi sempre sapete quello che fate. Alcuni di voi hanno delle inclinazioni artistiche in un campo о nell'altro: questi dovrebbero cercare l'anima gemella fra i nati nel Cancro, nei Pesci о nella Bilancia, che sapranno comprenderli e completarli.
Altri di voi aspirano ad avere una bella casa da arredare e da vivere insieme all'anima gemella: questi troveranno sicuramente il partner ideale fra le Vergini, о il Capricorno, о fra quelli del loro stesso segno.
I Se è un Cancro che volete sedurre, fate in modo che vi confidi le sue speranze in una situazione romantica, magari a lume di candela о in riva al mare.Pesci invece amano avere mille premure per il proprio compagno о per la propria compagna e così saranno felici di aiutarvi se sarete malati о se avrete problemi.
La Bilancia invece idealizza, vuole essere amata, con lei bisogna essere gentili, discreti, tutti sfumature, fiori, poesie. È molto indecisa ed influenzabile, anche se il suo amore è sincero e profondo.
II tipo Vergine, invece, è schivo ed abitudinario e si innamora quasi senza rendersene conto, cercando sempre le affinità spirituali.
Infine se è un Capricorno quello che avete scelto allora il volerlo conquistare sarà una vera e propria impresa, perché i nati sotto questo segno si controllano molto e prima di dichiararsi о di lasciarsi andare sarà necessaria tutta la vostra costanza.
Il mese dì maggio – detto così in onore della dea Maia (mitol.) 48. Leggere e tradurre in russo:
Maia
Figlia di Atlante e dell'oceanina Pleione, la maggiore delle Pleiadi[14]. Amata da Zeus[15], generò Ermes[16]. Lo stesso nome aveva anche un'antica divinità italica (indicata anche come Maiestas), alla quale era consacrato il mese di maggio.
49. Da prendere nota delle festività italiane (ufficiali, religiose e popolari):
1. Calendario 2008 Maggiogiovedì — Festa del Lavoro
2. venerdì – s. Atanasio
3. sabato – ss. Filippo e Giacomo
4. domenica – Ascensione del Signore
5. lunedì – s. Pellegrino
6. martedì – s. Giuditta
7. mercoledì – s. Flavia
8. giovedì – s. Vittore
9. venerdì – s. Gregorio V.
10. sabato – s. Antonino (Festa della mamma)
11. domenica – Pentecoste
12. lunedì – s. Rossana
13. martedì – s. Emma
14. mercoledì – s. Mattia apostolo
15. giovedì – s. Torquato
16. venerdì – s. Ubaldo
17. sabato – s. Pasquale
18. domenica – ss. Trinità
19. lunedì – s. Pietro di M.
20. martedì – s. Bernardino da S.
21. mercoledì – s. Vittorio
22. giovedì – s. Rita da Cascia
23. venerdì – s. Desiderio
24. sabato – B.V. (BenedettaVergine) Maria Ausiliatrice
25. domenica – Corpus Domini
26. lunedì – s. Filippo Neri
27. martedì – s. Agostino
28. mercoledì – s. Emilio
29. giovedì – s. Massimino
30. venerdì – s. Ferdinando
31. sabato – Visitazione S. Vergine
50. Spiegare in italiano la seguente situazione:
– Quando mi chiede se c'è, si riferisce al suo spirito о al suo corpo?
Capitolo III
Perfezioniamo il nostro italiano
TESTO
Leonardo Sciascia. L'esame
Leonardo Sciascia[17]. L'esame
«Via» e «basta» erano le uniche parole italiane che l'uomo pronun-ciasse senza accento. Era un uomo alto, rosso, con gli occhi chiari, i capelli biondi, svizzero di Zurigo. Si chiamava Blaser ed era arrivato in Sicilia per reclutare mano d'opera femminile: ragazze che avessero più di diciotto e meno di trent'anni. Girava per i paesi della provincia con automobile e autista presi a nolo. L'autista si era appassionato a quel lavoro e seguiva con partecipazione gli esami a cui lo svizzero sottoponeva le ragazze da ingaggiare. Ad ogni paese si ripeteva la stessa scena: pareva che persino le ragazze fossero sempre le stesse, da un paese all'altro. Una ventina di loro, di solito accompagnate dalle madri, aspettavano in sacrestia[18] l'arrivo del signor Blaser: bisbigliavano emozionate e ridevano nervosamente.
L'autista sentiva una vena di rimorso incrinare la soddisfazione del guadagno che stava facendo, come se si fosse fatto complice di una specie di ratto delle sabine, misteriosamente tramato da un uomo del nord, uno svizzero tedesco oltre tutto. Non gli piaceva che lo svizzero si portasse via le ragazze, ma interveniva a raccomandare chi stesse per essere scartata. Passò così una settimana; una decina di paesi, un centinaio di ragazze reclutate; tutto tranquillo, tutto liscio. E venne il giorno che il signor Blaser aveva destinato a V., paese isolato dentro un vasto territorio arido, paese di feudi e di mafia tutta rigogliosa.
Quando giunsero al centro del paese, all'autista che stava chiudendo la macchina, si avvicinò un giovane. Salutò evidentemente intimidito e impacciato, e chiese se non gli potesse fare un favore.
– Si tratta di una ragazza che vuole andare in Svizzera a lavorare.. Non voglio che ci vada… Non voglio che la prendano, ecco… Io non voglio… Ci dobbiamo sposare, lei mi capisce… Mi aiuti, la prego.
– E va bene, – rispose autista, – mi ci provo, ma non è detto che ci riesca e tu non contare che le mie parole valgano (ed era passato a dargli del tu, tanto gli faceva pena il giovane): quello è uno svizzero, svizzero tedesco. Lo sai come sono precisi gli svizzeri? Fanno gli orologi e come gli orologi camminano… E i tedeschi poi, meglio non parlarne, hanno teste dure come pietre…
In sacrestia il signor Blaser aveva già tirato fuori le sue cose e le disponeva sul lungo tavolo come se fossero strumenti chirurgici, con attenzione, con delicatezza: e davvero pareva che si stesse preparando a fare una tetra operazione chirurgica о di tortura. Le ragazze guardavano le mani del signor Blaser come affascinate.
Dalla porta l'autista ruppe quell'atmosfera di torbida ansietà gridando:
– Signor Blaser permette che le dica una parola?
Il signor Blaser si voltò sorpreso, quasi indignato, gli occhi più del solito gelidi. L'autista gli fece, con l'indice della destra, segno che si avvicinasse.
– Sa che cos' è la mafia?
– Me ne infischio – disse sillabando a stento, il signor Blaser.
– Io no – disse l'autista – e se vuole che le dia un consiglio da fratello, ci pensi mille volte prima di dire «me ne infischio». Tra l'infischiarsene e il non infischiarsene c'è la differenza che passa tra il morire e il campare.
– Non capisco – disse il signor Blaser che proprio in quel momento cominciava a capire qualcosa.
– E dunque è meglio che si lasci consigliare – disse l'autista. – C'è tra queste una ragazza che lei non deve prendere: si chiama Rosalia Calaciura.
– Non debbo prenderla?
– Si, scartare subito e basta, non buona.
– E basta?
– E basta – l'autista mostrò il pugno chiuso, aprì a squadra l'indice e il pollice, per tre volte fece cadere sull'indice, come il cane di fucile… pam pam pam a noi, a me, a lei… Ci fanno fuori.
– Chi?
_ L'innamorato, quello che non vuole che la ragazza parta.
– Ah – fece il signor Blaser voltandogli le spalle.
– La prende – pensò l'autista – com'è vero Dio, la prende. Ma se
fossi al posto di quel poveretto che aspetta fuori, una lezione, gliela darei.
Era cominciato l'esame. L'autista si fece attento per vedere chi, tra quelle ragazze, fosse Rosalia Calaciula. Rosalia non era bella: a guardarla bene, attentamente, poteva magari apparire graziosa; bella non di certo. Era piccola bruna. E nell'esame fu tra le più svelte.
signor Blaser appena ebbe detto «basta» all'esame di Rosalia, guardò dalla parte dell'autista. Questi gli fece cenno di no con la testa. Il signor Blaser stette per un momento assorto. «Non voglio grane» – disse.
– Questa ragazza ha un fidanzato? – domandò.
– No – disse la madre – è soltanto uno che la vuole: un disoccupato, un perdigiorno. Ma su mia figlia comando io.
– Non è vero che sia perdigiorno – dissi Rosalia – è uno che non trova lavoro.
– Vuole rovinarti – disse la madre.
– Non vuole rovinarmi: è uno che mi vuole bene… Ma io in Svizzera voglio andarci anche per questo, per farmi una dote, per sposarmi.
– Basta – disse il signor Blaser – la prendo.
L'autista uscì dalla sacrestia, attraversò la chiesa deserta. Il giovane lo aspettava appoggiato all'automobile.
– L'ha presa?
– Come se io non avessi detto niente… Una testa, caro mio… E per di più ha fatto capire che tu volevi che non partisse. La vecchia si è arrabbiata, ha detto che vuoi rovinare la figlia, ma la ragazza ti ha difeso.
– Mi vuole bene – disse il giovane.
– Ti vuole bene e se ne va in Svizzera – disse con ironia l'autista.
– Il sazio non crede a chi è digiuno – si risentì il giovane.
– Non sono così sazio da non credere a chi è digiuno – disse l'autista, – voglio solo dire che avresti potuto convincerla a non fare domanda per la Svizzera, a non presentarsi all'esame; e se lei non ha
voluto ascoltarti, vuol dire che ha le sue ragioni: о ti vuole meno bene di quanto tu creda, о non ne può dalla miseria…
– Non ne può più.
– E dunque, se davvero tu le vuoi bene, lasciala andare… Tornerà, è una ragazza tenace, tornerà e vi sposerete.
– Se io trovassi lavoro… – disse il giovane.
– Ma perché non te ne vai in Svizzera anche tu? In Svizzera, in Germania… La Germania è a due passi dalla Svizzera.
– L'uomo non è un cane e la dignità non deve levargliela nessuno. Per loro è come se non esistessimo… Non ci vedono… Non ci vedono… È per questo che il pensiero che lei debba fare la prova che ho fatto io, mi fa impazzire, anche se si tratta della Svizzera.
Il signor Blaser venne fuori dalla chiesa. Dietro di lui sciamarono le ragazze…
– Me ne vado – disse il giovane – e grazie lo stesso.
– Di niente, auguri, – disse l'autista.
Il signor Blaser si avvicinò alla macchina.
– Paese selvaggio – disse.
Da «Il mare color del vino»
VOCABOLARIO
reclutare vt завербовать, провести набор
mano d'opera sf рабочая сила
prendere a nolo брать напрокат
partecipazione / (con partecipazione) участие (при участии, с участием)
sottoporre vt qd a qc, – rsi, a qd/qc подвергнуть (-ся)
ingaggiare vt нанять (завербовать), пригласить на работу
bisbigliare vt шушукаться, перешептываться
incrinare vt qc омрачить, испортить
soddisfazione sf удовлетворение
intervenire vi in qc выступить (сречью); вмешаться
scartare vt забраковать, вычеркнуть (из списка)
intimidito agg смущенный, робеющий
(si tratta), trattarsi vr di qd, qc речь идёт о… (<только в неопр. – личн. форме)
tortura sf пытка, мучение
affascinante agg обворожительный, очаровательный
ansietà sf тревога, беспокойство
infischiarsene vr di qd, qc оставить что-л. без внимания, плевать на что-л., наплевательски отнестись к чему-л.
a stento с трудом
svelto agg проворный, ловкий
grana sf 1. неприятность 2. деньги
perdigiorno sm бездельник, лодырь
dote s/приданое
rovinare vt разорить, погубить
convincere vt qd di qc; qd a + inf убедить
miseria sf нищета, нужда, бедность
tenace agg упорный, преданный, постоянный в чувствах
dignità sf достоинство
ESERCIZI LESSICO-GRAMMATICALI
1. Tradurre le frasi seguenti facendo attenzione all'uso delle espressioni tratte dal brano e all'uso dei tempi e modi:
1. Per chi li conoscesse era chiaro che non sarebbero intervenuti nella discussione. 2. Non ci aspettavamo che fosse scartata alla visita di leva. 3. Vorrei che si trattasse di un equivoco. 4. In molti paese si usa che le ragazze portino una dote al momento del matrimonio. 5. Mi diede una grande soddisfazione la notizia che mio figlio fosse risultato primo agli esami. 6. Lo studente si sedette con aria intimidita di fronte alla commissione d'esame. 7. Già nel 1764 Cesare Beccaria pubblicò un libro sulla necessità di abolire in Italia la tortura e la pena di morte. 8. Nella nebbia riuscimmo a stento a trovare la via di casa. 9. Gli animali sono svelti ad intuire il pericolo. 10. Non sprecare il tuo tempo con lui, è un perdigiorno e non farà mai nulla di buono nella vita. 11. Vivevano nella più nera miseria senza nessuna speranza di migliorare la loro situazione. 12. La sua sicurezza e la sua fiducia non erano incrinate da dubbi. 13. È facile reclutare mano d'opera non specializzata a basso costo nei paesi in via di sviluppo. 14. Bisogna che la gente sia educata a difendere il proprio territorio dall'inquinamento. 15. Smettetela di bisbigliare, non sapete che non è educato parlare a bassa voce di fronte agli altri? 16. Abbiamo compiuto un giro di una settimana in Lombardia con una macchina presa a nolo. 17. Ascoltava con grande partecipazione il racconto delle mie disgrazie. 18. Il Milan ha ingaggiato quest'anno due giocatori brasiliani. 19. Sarebbe il caso che ogni tre mesi ti sottoponessi ad una visita di controllo. 20. Vorrei convincerli a venire a passare qualche giorno da me in campagna. 21. Mi sono rovinato la salute fumando quaranta sigarette al giorno. 22. Raramente mi è capitato di incontrare un uomo così tenace e fermo nei suoi propositi. 23. Mi sembra che sia riuscito a uscire da quella situazione con grande dignità. 24. Tutti conoscono la sua intelligenza e preparazione scientifica, peccato solo che quando parla in pubblico sia così impacciato. 25. Me ne infischio di quello che può pensare la gente, so di non aver fatto niente di male. 26. Tutti aspettavano con grande ansietà che fossero resi noti i risultati delle elezioni. 27. È una delle persone più affascinanti che abbia mai incontrato. 28. Vorrei sottoporti un problema, forse puoi darmi una mano a risolverlo. 29. È una tortura doversene stare ad aspettare senza poter far niente. 30. Si tratta di un bambino molto timido ed impacciato, che ha difficoltà a fare amicizia con i coetanei. 31. Riuscì a convincerlo a stento a non intervenire nella discussione.
2. Sostituire ai puntini la preposizione semplice о articolata conveniente:
1. Blaser era arrivato… Sicilia per reclutare mano… opera femminile. 2. Girava… i paesi della provincia… automobile e autista presi… nolo. 3. L'autista si era appassionato… quel lavoro e seguiva… partecipazione gli esami a cui lo svizzero sottoponeva le ragazze… ingaggiare. 4. L'autista sentiva una vena di rimorso, come se si fosse fatto complice… una specie di ratto… sabine. 5. L'autista gli fece, con l'indice… destra, segno che si avvicinasse. 6. Vuole che io le dia un consiglio… fratello? 7. L'autista si fece attento… vedere chi, tra quelle ragazze, fosse Rosalia Calaciura. 8. Questi gli fece cenno… no con la testa. 9. Il giovane lo aspettava appoggiato… automobile. 10. Non sono così sazio… non credere a chi è digiuno. 11. Ci sono già stato… Germania per tre mesi. 12. Il signor Blaser venne fuori… chiesa e si avvicinò… macchina.
3. Sostituire ai puntini uno dei verbi seguenti, quindi tradurre le frasi in russo:
reclutare, convincere, ingaggiare, rovinare, infischiarsene, trattarsi, intervenire, incrinare, bisbigliare, sottoporre, scartare.
1. Vorrei che tu ti… della giustezza delle mie affermazioni. 2. È un caso urgente… di vita о di morte. 3. È un peccato che tu sia stato malato e non… alla riunione. 4. È stato indetto un concorso per… nuovo personale per il ministero della Sanità. 5. Con il tuo comportamento isterico… la serata a tutti. 6. Niente potrà mai… la mia fiducia in te. 7. La Ferrari… due nuovi corridori per la prossima stagione. 8. Le ragazze… tra di loro invece di fare attenzione alla lezione. 9. Sono venuto a… a te il mio problema perché sono certo che tu possa darmi un buon consiglio. 10. Non conosco nessuno che… tanto dell'opinione altrui, come quel tuo amico. 11. Mi sembra di aver sentito che la sua domanda… perché non aveva presentato tutti i documenti richiesti. 12. Non c'è dubbio che… dalla sua passione per il gioco.
4. Ricavare dai verbi e aggettivi seguenti il sostantivo corrispondente, quindi formare delle frasi:
a) bisbigliare, convincere, ingaggiare, intervenire, rovinare;
b) affascinante, intimidito, svelto, tenace.
5. Completare gli enunciati usando il congiuntivo:
1. Erano poche le parole italiane…. 2. Il signor Blaser assumeva solo ragazze che…. 3. In ogni posto sembrava che anche le ragazze…. 4. L'autista non gradiva che lo svizzero…. 5. Il giovane domandò se non c'era qualcuno…. 6. L'autista non credeva che le sue parole… 7. Gli oggetti erano disposti come se…. 8. L'autista gli fece segno che…. 9. L'autista disse a Blaser che era meglio che…. 10. L'autista pensava che avrebbe dato volentieri una lezione a Blaser se…. 11. Non sapeva chi tra quelle ragazze… 12. Rosalia difese il fidanzato dicendo che non era vero che… 13. L'autista disse al giovane che non si sarebbe trovato in quella situazione se… 14. Per i tedeschi era come se… 15. L'autista era l'unica persona che….
6. Tradurre le seguenti frasi in italiano:
1. Нам удалось уговорить его не принимать этого решения. 2. Перестаньте шушукаться! Из-за вас ничего не слышно. 3. Западные фирмы вербуют дешевую рабочую силу в слаборазвитых странах. 4. У нее были обворожительные глаза. 5. Жадность погубила его. 6. Удивительный человек! Ему на все наплевать. 7. Они болтали между собой и поэтому не слышали вопроса. 8.Мне с трудом удалось достать билеты на это представление. 9.Его бойкий ответ произвел хорошее впечатление на экзаменаторов. 10. Посмотри, как он неаккуратно одет! Ему совершенно наплевать, что о нем могут подумать. 11. Мало рассказать ей всю правду, надо еще убедить ее в этом. 12. Твоя болтливость погубила все дело. 13. Его проект забраковали, так как он был слишком дорогостоящим. 14. Если ты не знаешь о чем идет речь, лучше не вмешивайся в чужой разговор. 15. Этому больному необходимо срочное хирургическое вмешательство. 16. Давай возьмем напрокат бинокль, мы ведь далеко сидим. 17. Соревнования проходили с участием всех основных команд. 18. Не омрачай, пожалуйста, такой торжественный день своими замечаниями. 19. У этого бездельника когда-нибудь будут большие неприятности. 20. Наводнение уничтожило почти весь урожай. 21. Ему удалось с достоинством выйти из довольно трудного положения. 22. Постарайся всех убедить, что это очень важно. 23. Беспокойство не покидало его весь день.
«Via» e «basta» erano le uniche parole italiane che l'uomo pronun-ciasse senza accento. Era un uomo alto, rosso, con gli occhi chiari, i capelli biondi, svizzero di Zurigo. Si chiamava Blaser ed era arrivato in Sicilia per reclutare mano d'opera femminile: ragazze che avessero più di diciotto e meno di trent'anni. Girava per i paesi della provincia con automobile e autista presi a nolo. L'autista si era appassionato a quel lavoro e seguiva con partecipazione gli esami a cui lo svizzero sottoponeva le ragazze da ingaggiare. Ad ogni paese si ripeteva la stessa scena: pareva che persino le ragazze fossero sempre le stesse, da un paese all'altro. Una ventina di loro, di solito accompagnate dalle madri, aspettavano in sacrestia[18] l'arrivo del signor Blaser: bisbigliavano emozionate e ridevano nervosamente.
L'autista sentiva una vena di rimorso incrinare la soddisfazione del guadagno che stava facendo, come se si fosse fatto complice di una specie di ratto delle sabine, misteriosamente tramato da un uomo del nord, uno svizzero tedesco oltre tutto. Non gli piaceva che lo svizzero si portasse via le ragazze, ma interveniva a raccomandare chi stesse per essere scartata. Passò così una settimana; una decina di paesi, un centinaio di ragazze reclutate; tutto tranquillo, tutto liscio. E venne il giorno che il signor Blaser aveva destinato a V., paese isolato dentro un vasto territorio arido, paese di feudi e di mafia tutta rigogliosa.
Quando giunsero al centro del paese, all'autista che stava chiudendo la macchina, si avvicinò un giovane. Salutò evidentemente intimidito e impacciato, e chiese se non gli potesse fare un favore.
– Si tratta di una ragazza che vuole andare in Svizzera a lavorare.. Non voglio che ci vada… Non voglio che la prendano, ecco… Io non voglio… Ci dobbiamo sposare, lei mi capisce… Mi aiuti, la prego.
– E va bene, – rispose autista, – mi ci provo, ma non è detto che ci riesca e tu non contare che le mie parole valgano (ed era passato a dargli del tu, tanto gli faceva pena il giovane): quello è uno svizzero, svizzero tedesco. Lo sai come sono precisi gli svizzeri? Fanno gli orologi e come gli orologi camminano… E i tedeschi poi, meglio non parlarne, hanno teste dure come pietre…
In sacrestia il signor Blaser aveva già tirato fuori le sue cose e le disponeva sul lungo tavolo come se fossero strumenti chirurgici, con attenzione, con delicatezza: e davvero pareva che si stesse preparando a fare una tetra operazione chirurgica о di tortura. Le ragazze guardavano le mani del signor Blaser come affascinate.
Dalla porta l'autista ruppe quell'atmosfera di torbida ansietà gridando:
– Signor Blaser permette che le dica una parola?
Il signor Blaser si voltò sorpreso, quasi indignato, gli occhi più del solito gelidi. L'autista gli fece, con l'indice della destra, segno che si avvicinasse.
– Sa che cos' è la mafia?
– Me ne infischio – disse sillabando a stento, il signor Blaser.
– Io no – disse l'autista – e se vuole che le dia un consiglio da fratello, ci pensi mille volte prima di dire «me ne infischio». Tra l'infischiarsene e il non infischiarsene c'è la differenza che passa tra il morire e il campare.
– Non capisco – disse il signor Blaser che proprio in quel momento cominciava a capire qualcosa.
– E dunque è meglio che si lasci consigliare – disse l'autista. – C'è tra queste una ragazza che lei non deve prendere: si chiama Rosalia Calaciura.
– Non debbo prenderla?
– Si, scartare subito e basta, non buona.
– E basta?
– E basta – l'autista mostrò il pugno chiuso, aprì a squadra l'indice e il pollice, per tre volte fece cadere sull'indice, come il cane di fucile… pam pam pam a noi, a me, a lei… Ci fanno fuori.
– Chi?
_ L'innamorato, quello che non vuole che la ragazza parta.
– Ah – fece il signor Blaser voltandogli le spalle.
– La prende – pensò l'autista – com'è vero Dio, la prende. Ma se
fossi al posto di quel poveretto che aspetta fuori, una lezione, gliela darei.
Era cominciato l'esame. L'autista si fece attento per vedere chi, tra quelle ragazze, fosse Rosalia Calaciula. Rosalia non era bella: a guardarla bene, attentamente, poteva magari apparire graziosa; bella non di certo. Era piccola bruna. E nell'esame fu tra le più svelte.
signor Blaser appena ebbe detto «basta» all'esame di Rosalia, guardò dalla parte dell'autista. Questi gli fece cenno di no con la testa. Il signor Blaser stette per un momento assorto. «Non voglio grane» – disse.
– Questa ragazza ha un fidanzato? – domandò.
– No – disse la madre – è soltanto uno che la vuole: un disoccupato, un perdigiorno. Ma su mia figlia comando io.
– Non è vero che sia perdigiorno – dissi Rosalia – è uno che non trova lavoro.
– Vuole rovinarti – disse la madre.
– Non vuole rovinarmi: è uno che mi vuole bene… Ma io in Svizzera voglio andarci anche per questo, per farmi una dote, per sposarmi.
– Basta – disse il signor Blaser – la prendo.
L'autista uscì dalla sacrestia, attraversò la chiesa deserta. Il giovane lo aspettava appoggiato all'automobile.
– L'ha presa?
– Come se io non avessi detto niente… Una testa, caro mio… E per di più ha fatto capire che tu volevi che non partisse. La vecchia si è arrabbiata, ha detto che vuoi rovinare la figlia, ma la ragazza ti ha difeso.
– Mi vuole bene – disse il giovane.
– Ti vuole bene e se ne va in Svizzera – disse con ironia l'autista.
– Il sazio non crede a chi è digiuno – si risentì il giovane.
– Non sono così sazio da non credere a chi è digiuno – disse l'autista, – voglio solo dire che avresti potuto convincerla a non fare domanda per la Svizzera, a non presentarsi all'esame; e se lei non ha
voluto ascoltarti, vuol dire che ha le sue ragioni: о ti vuole meno bene di quanto tu creda, о non ne può dalla miseria…
– Non ne può più.
– E dunque, se davvero tu le vuoi bene, lasciala andare… Tornerà, è una ragazza tenace, tornerà e vi sposerete.
– Se io trovassi lavoro… – disse il giovane.
– Ma perché non te ne vai in Svizzera anche tu? In Svizzera, in Germania… La Germania è a due passi dalla Svizzera.
– L'uomo non è un cane e la dignità non deve levargliela nessuno. Per loro è come se non esistessimo… Non ci vedono… Non ci vedono… È per questo che il pensiero che lei debba fare la prova che ho fatto io, mi fa impazzire, anche se si tratta della Svizzera.
Il signor Blaser venne fuori dalla chiesa. Dietro di lui sciamarono le ragazze…
– Me ne vado – disse il giovane – e grazie lo stesso.
– Di niente, auguri, – disse l'autista.
Il signor Blaser si avvicinò alla macchina.
– Paese selvaggio – disse.
Da «Il mare color del vino»
VOCABOLARIO
reclutare vt завербовать, провести набор
mano d'opera sf рабочая сила
prendere a nolo брать напрокат
partecipazione / (con partecipazione) участие (при участии, с участием)
sottoporre vt qd a qc, – rsi, a qd/qc подвергнуть (-ся)
ingaggiare vt нанять (завербовать), пригласить на работу
bisbigliare vt шушукаться, перешептываться
incrinare vt qc омрачить, испортить
soddisfazione sf удовлетворение
intervenire vi in qc выступить (сречью); вмешаться
scartare vt забраковать, вычеркнуть (из списка)
intimidito agg смущенный, робеющий
(si tratta), trattarsi vr di qd, qc речь идёт о… (<только в неопр. – личн. форме)
tortura sf пытка, мучение
affascinante agg обворожительный, очаровательный
ansietà sf тревога, беспокойство
infischiarsene vr di qd, qc оставить что-л. без внимания, плевать на что-л., наплевательски отнестись к чему-л.
a stento с трудом
svelto agg проворный, ловкий
grana sf 1. неприятность 2. деньги
perdigiorno sm бездельник, лодырь
dote s/приданое
rovinare vt разорить, погубить
convincere vt qd di qc; qd a + inf убедить
miseria sf нищета, нужда, бедность
tenace agg упорный, преданный, постоянный в чувствах
dignità sf достоинство
ESERCIZI LESSICO-GRAMMATICALI
1. Tradurre le frasi seguenti facendo attenzione all'uso delle espressioni tratte dal brano e all'uso dei tempi e modi:
1. Per chi li conoscesse era chiaro che non sarebbero intervenuti nella discussione. 2. Non ci aspettavamo che fosse scartata alla visita di leva. 3. Vorrei che si trattasse di un equivoco. 4. In molti paese si usa che le ragazze portino una dote al momento del matrimonio. 5. Mi diede una grande soddisfazione la notizia che mio figlio fosse risultato primo agli esami. 6. Lo studente si sedette con aria intimidita di fronte alla commissione d'esame. 7. Già nel 1764 Cesare Beccaria pubblicò un libro sulla necessità di abolire in Italia la tortura e la pena di morte. 8. Nella nebbia riuscimmo a stento a trovare la via di casa. 9. Gli animali sono svelti ad intuire il pericolo. 10. Non sprecare il tuo tempo con lui, è un perdigiorno e non farà mai nulla di buono nella vita. 11. Vivevano nella più nera miseria senza nessuna speranza di migliorare la loro situazione. 12. La sua sicurezza e la sua fiducia non erano incrinate da dubbi. 13. È facile reclutare mano d'opera non specializzata a basso costo nei paesi in via di sviluppo. 14. Bisogna che la gente sia educata a difendere il proprio territorio dall'inquinamento. 15. Smettetela di bisbigliare, non sapete che non è educato parlare a bassa voce di fronte agli altri? 16. Abbiamo compiuto un giro di una settimana in Lombardia con una macchina presa a nolo. 17. Ascoltava con grande partecipazione il racconto delle mie disgrazie. 18. Il Milan ha ingaggiato quest'anno due giocatori brasiliani. 19. Sarebbe il caso che ogni tre mesi ti sottoponessi ad una visita di controllo. 20. Vorrei convincerli a venire a passare qualche giorno da me in campagna. 21. Mi sono rovinato la salute fumando quaranta sigarette al giorno. 22. Raramente mi è capitato di incontrare un uomo così tenace e fermo nei suoi propositi. 23. Mi sembra che sia riuscito a uscire da quella situazione con grande dignità. 24. Tutti conoscono la sua intelligenza e preparazione scientifica, peccato solo che quando parla in pubblico sia così impacciato. 25. Me ne infischio di quello che può pensare la gente, so di non aver fatto niente di male. 26. Tutti aspettavano con grande ansietà che fossero resi noti i risultati delle elezioni. 27. È una delle persone più affascinanti che abbia mai incontrato. 28. Vorrei sottoporti un problema, forse puoi darmi una mano a risolverlo. 29. È una tortura doversene stare ad aspettare senza poter far niente. 30. Si tratta di un bambino molto timido ed impacciato, che ha difficoltà a fare amicizia con i coetanei. 31. Riuscì a convincerlo a stento a non intervenire nella discussione.
2. Sostituire ai puntini la preposizione semplice о articolata conveniente:
1. Blaser era arrivato… Sicilia per reclutare mano… opera femminile. 2. Girava… i paesi della provincia… automobile e autista presi… nolo. 3. L'autista si era appassionato… quel lavoro e seguiva… partecipazione gli esami a cui lo svizzero sottoponeva le ragazze… ingaggiare. 4. L'autista sentiva una vena di rimorso, come se si fosse fatto complice… una specie di ratto… sabine. 5. L'autista gli fece, con l'indice… destra, segno che si avvicinasse. 6. Vuole che io le dia un consiglio… fratello? 7. L'autista si fece attento… vedere chi, tra quelle ragazze, fosse Rosalia Calaciura. 8. Questi gli fece cenno… no con la testa. 9. Il giovane lo aspettava appoggiato… automobile. 10. Non sono così sazio… non credere a chi è digiuno. 11. Ci sono già stato… Germania per tre mesi. 12. Il signor Blaser venne fuori… chiesa e si avvicinò… macchina.
3. Sostituire ai puntini uno dei verbi seguenti, quindi tradurre le frasi in russo:
reclutare, convincere, ingaggiare, rovinare, infischiarsene, trattarsi, intervenire, incrinare, bisbigliare, sottoporre, scartare.
1. Vorrei che tu ti… della giustezza delle mie affermazioni. 2. È un caso urgente… di vita о di morte. 3. È un peccato che tu sia stato malato e non… alla riunione. 4. È stato indetto un concorso per… nuovo personale per il ministero della Sanità. 5. Con il tuo comportamento isterico… la serata a tutti. 6. Niente potrà mai… la mia fiducia in te. 7. La Ferrari… due nuovi corridori per la prossima stagione. 8. Le ragazze… tra di loro invece di fare attenzione alla lezione. 9. Sono venuto a… a te il mio problema perché sono certo che tu possa darmi un buon consiglio. 10. Non conosco nessuno che… tanto dell'opinione altrui, come quel tuo amico. 11. Mi sembra di aver sentito che la sua domanda… perché non aveva presentato tutti i documenti richiesti. 12. Non c'è dubbio che… dalla sua passione per il gioco.
4. Ricavare dai verbi e aggettivi seguenti il sostantivo corrispondente, quindi formare delle frasi:
a) bisbigliare, convincere, ingaggiare, intervenire, rovinare;
b) affascinante, intimidito, svelto, tenace.
5. Completare gli enunciati usando il congiuntivo:
1. Erano poche le parole italiane…. 2. Il signor Blaser assumeva solo ragazze che…. 3. In ogni posto sembrava che anche le ragazze…. 4. L'autista non gradiva che lo svizzero…. 5. Il giovane domandò se non c'era qualcuno…. 6. L'autista non credeva che le sue parole… 7. Gli oggetti erano disposti come se…. 8. L'autista gli fece segno che…. 9. L'autista disse a Blaser che era meglio che…. 10. L'autista pensava che avrebbe dato volentieri una lezione a Blaser se…. 11. Non sapeva chi tra quelle ragazze… 12. Rosalia difese il fidanzato dicendo che non era vero che… 13. L'autista disse al giovane che non si sarebbe trovato in quella situazione se… 14. Per i tedeschi era come se… 15. L'autista era l'unica persona che….
6. Tradurre le seguenti frasi in italiano:
1. Нам удалось уговорить его не принимать этого решения. 2. Перестаньте шушукаться! Из-за вас ничего не слышно. 3. Западные фирмы вербуют дешевую рабочую силу в слаборазвитых странах. 4. У нее были обворожительные глаза. 5. Жадность погубила его. 6. Удивительный человек! Ему на все наплевать. 7. Они болтали между собой и поэтому не слышали вопроса. 8.Мне с трудом удалось достать билеты на это представление. 9.Его бойкий ответ произвел хорошее впечатление на экзаменаторов. 10. Посмотри, как он неаккуратно одет! Ему совершенно наплевать, что о нем могут подумать. 11. Мало рассказать ей всю правду, надо еще убедить ее в этом. 12. Твоя болтливость погубила все дело. 13. Его проект забраковали, так как он был слишком дорогостоящим. 14. Если ты не знаешь о чем идет речь, лучше не вмешивайся в чужой разговор. 15. Этому больному необходимо срочное хирургическое вмешательство. 16. Давай возьмем напрокат бинокль, мы ведь далеко сидим. 17. Соревнования проходили с участием всех основных команд. 18. Не омрачай, пожалуйста, такой торжественный день своими замечаниями. 19. У этого бездельника когда-нибудь будут большие неприятности. 20. Наводнение уничтожило почти весь урожай. 21. Ему удалось с достоинством выйти из довольно трудного положения. 22. Постарайся всех убедить, что это очень важно. 23. Беспокойство не покидало его весь день.